La nostra idea di fare agricoltura è un’idea semplice e un po’ naïve forse, ma pensiamo sia un bel punto di partenza per imparare a conoscere e trattare nel giusto modo la natura che ci circonda: ogni albero è come una persona, non parla, non si muove da sola, forse non pensa, eppure, vive, come una persona.
Quando si pianta una pianta, dunque è come quando deve nascere un bambino: bisogna preparare bene il terreno, la famiglia nella quale vivrà, affinché cresca bene e solida da sola, con quello che la natura gli offre.
Per preparare il terreno è importante scavare una bella buca grande, direi di un metro quadro circa, perché alle nuove piccole pianticelle serve parecchio terreno smosso in quanto le radici ancora sono troppo piccole per poter perforare il terreno così com’è.
La buca va poi preferibilmente riempita per un palmo circa con sassolini o ghiaia drenante, per evitare che l’acqua si fermi proprio lì dove sono le radici, e va aggiunto preferibilmente anche un po’ di concime organico per poi riempirla con la terra che è stata smossa precedentemente (tutta questa fatica a scavare per poi riempirla? Sì, ma non è mica semplice mettere al mondo un bambino 🙂 )
Successivamente si toglie di nuovo un po’ di terra dalla ex-buca, ma questa volta solo lo stretto necessario per far entrare le radici e la poca terra che la pianticella aveva nel vaso. Meglio lasciare un dito di terra in superficie che il contrario: non si deve mai rischiare che l’innesto della pianta sia interrato. Dunque avviciniamo la terra rimasta creando una bella culla per la crescita della pianta, non dimentichiamo di lasciare il bastone legato alla pianta perché quello la aiuterà a crescere dritta e forte senza rischiare di essere spezzata dal vento, proprio come i nostri insegnamenti e i nostri divieti cercano di tenere un po’ legati i nostri figli, non per ingabbiarli, ma per proteggerli.
Bisogna innaffiare per bene la pianta nuova per far scendere e assestare il terreno, poi tenerla curata per due-tre settimane avendo l’accortezza di innaffiare ogni 3 o 4 giorni (in primavera) ma abbondantemente se non piove. Noi di solito piantiamo tra febbraio e marzo, l’importante, come nella potatura, è che sia un periodo di riposo per la pianta.