il ciliegio “ferrovia”
In dialetto: ” Cerescia “
Prunus avium L.
Rosaceae
Il ciliegio Ferrovia (Prunus avium L.) è una delle varietà di ciliegie più pregiate e richieste in Italia, famosa per le sue dimensioni eccezionali e il suo sapore dolce e succoso.
📍 Origine e Storia
🌱 Il nome “Ferrovia” deriva da una leggenda secondo cui l’albero originale nacque spontaneamente vicino ai binari ferroviari di Sammichele di Bari (Puglia) agli inizi del Novecento, si dice grazie ad un viandante tedesco che mangiandone i frutti lasciò i semi lungo la ferrovia e questi, attecchendo, trovarono un clima particolarmente adatto a svilupparsi e i frutti furono più grandi e più dolci dei loro genitori tedeschi.
🚂 I contadini notarono la straordinaria qualità dei suoi frutti e iniziarono a riprodurlo, diffondendolo rapidamente nella regione.

🍒 Caratteristiche del frutto
✔️ Forma: Cuoriforme, con una leggera allungatura alla base.
✔️ Dimensioni: Molto grandi, fino a 9-10 grammi per frutto.
✔️ Colore: Rosso brillante che diventa rosso scuro a maturazione completa.
✔️ Polpa: Soda, succosa e dolce, con un perfetto equilibrio tra acidità e zuccheri.
✔️ Sapore: Delicato, molto aromatico, con un retrogusto leggermente vinoso.
🌳 Caratteristiche dell’albero
✔️ Vigoria: Albero di grandi dimensioni, con chioma espansa e vigorosa.
✔️ Impollinazione: Autoincompatibile, necessita di impollinatori come le varietà Giorgia o Lapins.
✔️ Epoca di maturazione: Tarda, tra fine maggio e metà giugno.
✔️ Resistenza: Ottima resistenza ai trasporti e alla conservazione post-raccolta.

🏡 IL CILIEGIO FERROVIA OGGI
🔹 Grazie alla sua eccellente resistenza alla conservazione e al trasporto, è tra le ciliegie italiane più esportate all’estero.
🔹 La sua coltivazione è diffusa soprattutto in Puglia, ma si trova anche in Emilia-Romagna e Campania.
🔹 È perfetta per il consumo fresco, ma anche per dolci e preparazioni artigianali.
🍒 Una ciliegia che non si scorda mai! 😊
Non è un frutto antico e ad oggi non rischia di scomparire ma noi lo abbiamo voluto vicino ad amarene e visciole proprio per valutarne analogie e differenze: impariamo a riconoscere gli elementi vegetali grazie ai nostri sensi!
Questi contenuti sono stati scritti e ricercati dai proprietari dell’Azienda Agricola SiGi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Macerata.
Se vuoi dare il tuo contributo ad ampliare le descrizioni di queste varietà scrivi a info@agricolasigi.it
L‘e-museo dei frutti antichi è stato aperto grazie ad un progetto di Agricoltura Sociale della Regione Marche che ha permesso a 5 ragazzi con disabilità cognitive tra i 20 e i 25 anni di partecipare al lavoro in azienda agricola selezionati da psicologi e assistenti sociali Anffas, accompagnati dall’educatore professionale Il Faro, supervisionati dai ricercatori UniMc e con comunicazione e diffusione gestita da Coldiretti Marche.
Un progetto unico ed impegnativo che ci ha portati alla creazione di un museo reale e virtuale dei frutti antichi nel giardino di SiGi, un grande onore ma anche un grande impegno che vogliamo portare avanti con l’aiuto di tutti: scegliendo i nostri prodotti sicuramente contribuirai al mantenimento di questi progetti, oppure puoi farlo direttamente qui:
