IL GELSO BIANCO
In dialetto “Lu Moru”
Morus alba L.
Moraceae
Il gelso bianco (Morus alba) condivide molte caratteristiche con il gelso nero, ma ha alcune peculiarità distintive. Le sue foglie sono più piccole e di colore verde chiaro rispetto a quelle del gelso nero.
I suoi frutti sono delle more, prevalentemente bianche , talvolta anche scure.

ORIGINE E DIFFUSIONE
Il gelso bianco è originario della Cina settentrionale e della Corea.
Anche nelle Marche specialmente nella provincia di Ascoli Piceno e Fermo, la coltivazione dei gelsi bianchi è stata importante per l’allevamento dei bachi da seta.
Finita l’epoca della seta italiana, per dare un nuovo utilizzo ai gelsi si è scoperto che il fogliame era ottimo come foraggio per gli animali tanto che si diceva che: “pe’ ngrassà li manzi ce vo’ la fava e la fronna de’ lu moru”.

Successivamente vennero utilizzati anche come pianta ornamentale, grazie al portamento elegante e al fogliame dorato, purtroppo però, sporcavano le strade e le macchine con i loro frutti che nessuno più raccoglieva e piano piano vennero selezionati sempre più gelsi senza frutti.

Ad oggi sono davvero quasi scomparsi dal mercato
e noi siamo tra i pochissimi ad averli ripiantati per preservare questi alberi carichi di storia e di frutti buonissimi. Con il gelso bianco in particolare, abbiamo tentato la strada del frutto conservato su vino e aceto, dando vita ad una conserva agrodolce interessante a frutto intero, fatta per i piatti estivi, per gli abbinamenti freddi e per le insalate.
Questi contenuti sono stati scritti e ricercati dai proprietari dell’Azienda Agricola SiGi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Macerata.
Se vuoi dare il tuo contributo ad ampliare le descrizioni di queste varietà scrivi a info@agricolasigi.it
L‘e-museo dei frutti antichi è stato aperto grazie ad un progetto di Agricoltura Sociale della Regione Marche che ha permesso a 5 ragazzi con disabilità cognitive tra i 20 e i 25 anni di partecipare al lavoro in azienda agricola selezionati da psicologi e assistenti sociali Anffas, accompagnati dall’educatore professionale Il Faro, supervisionati dai ricercatori UniMc e con comunicazione e diffusione gestita da Coldiretti Marche.
Un progetto unico ed impegnativo che ci ha portati alla creazione di un museo reale e virtuale dei frutti antichi nel giardino di SiGi, un grande onore ma anche un grande impegno che vogliamo portare avanti con l’aiuto di tutti: scegliendo i nostri prodotti sicuramente contribuirai al mantenimento di questi progetti, oppure puoi farlo direttamente qui: